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La Tasi è quel tributo che è compreso nella Iuc, ovvero l’imposta Unica Comunale. Ma che c’è questo tributo, quel è l’importo minimo per il versamento della Tasi e quando non si deve più pagare? Scopriamolo insieme.

La Tasi era pagata in riferimento alla fruizione dei servizi indivisibili dei Comuni come ad esempio l’illuminazione oppure il decoro urbano.

Fino al 2015 era applicata a tutte le abitazioni principali, invece, dal 2016 al 2019 alle abitazioni di lusso.

Escludendo quindi tutte le abitazioni principali, scatta in automatico anche l’esenzione del pagamento per i soggetti che sono affittuari oppure che sono comodatari.

Versamento della Tasi: chi doveva effettuarlo?

La Tasi doveva essere pagata dalle abitazioni che rientravano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Ma chi doveva pagarla? Di seguito l’elenco.

Precisamente doveva essere pagata da:

  • proprietari;
  • usufruttuari;
  • coniugi assegnatari di case;
  • titolari del diritto d’uso.

Si precisa che nel caso in cui sia il proprietario che l’occupante era tenuti a versare la Tasi, doveva effettuare due versamenti autonomi ed in percentuali differenti, secondo quanto era stabilito nella delibera del comune:

  • L’occupante doveva versare tra il 10% e il 30%;
  • Il titolare doveva versare tra il 90% e il 70%.

Se il Comune non aveva specificato le quote rispettive per la ripartizione tra l’occupante e il titolare, la Tasi doveva essere suddivisa come segue: il pagamento del 90% spettava al titolare e il 10% all’occupante.

Qual è il costo della Tasi?

Il calcolo della Tasi, fino all’anno 2019, poteva essere compreso recandosi al CAF. Le sedi avevano a disposizione un archivio dove erano indicate le aliquote che erano deliberate da tutti i comuni italiani.

Per calcolare la Tasi veniva utilizza la formula che segue:

rendita catastale x 1,05 (la rivalutazione del 5%) x coefficiente catastale x aliquota / 1000

Per effettuare questo calcolo quindi era necessario conoscere alcuni elementi come quelli che seguono:

  • la rendita catastale;
  • l’aliquota di riferimento;
  • il coefficiente catastale

Si precisa che il coefficiente catastale varia in base alla categoria del catasto ma anche alla tipologia di immobile di riferimento.

Come pagare questo tributo?

La Tasi doveva essere pagata ogni anno in due scadenze specifiche: la prima entro il 17 Giugno e la seconda il 16 Dicembre. Il versamento avveniva tramite il modello F24 e veniva utilizzato il codice tributo TASI .