Il 1 dicembre 2019 ricorre il decimo anniversario della Carta europea dei diritti fondamentali. Per celebrare l’occasione, ecco cinque fatti da conoscere.
Cosa rappresenta la Carta europea dei diritti fondamentali?
La Carta europea dei diritti fondamentali contiene gli ideali su cui si fonda l’Unione europea: i valori universali di dignità umana, libertà, uguaglianza e solidarietà, che hanno creato una zona di libertà, sicurezza e giustizia per i cittadini basata sulla democrazia e sullo stato di diritto.
Perché i cittadini dell’UE hanno bisogno della Carta dei diritti fondamentali?
I diritti dei cittadini dell’Unione europea sono stati stabiliti in tempi diversi, in modi diversi e in forme diverse in paesi diversi.
Per far fronte ai cambiamenti della società, nonché agli sviluppi sociali, scientifici e tecnologici, l’UE ha deciso di riunire in un unico documento tutti i diritti personali, civili, politici, economici e sociali dei suoi cittadini: la Carta dei diritti fondamentali.
Quali diritti garantisce la Carta europea dei diritti fondamentali?
I diritti della Carta
La Carta contiene 54 articoli che assicurano i diritti e le libertà dei cittadini europei, suddivisi in sei voci:
- dignità
- libertà
- uguaglianza
- solidarietà
- diritti dei cittadini
- giustizia
Oltre alle tradizionali tutele in materia di giustizia, libertà e diritti dei cittadini, la Carta si estende ai diritti fondamentali di terza generazione, diritti che vanno al di là della sfera civile e sociale, tra cui:
- protezione dati
- garanzie sulla bioetica
- trasparenza amministrativa
- In che modo la Carta affronta le nuove sfide?
Ogni anno la Commissione europea pubblica una relazione sul modo in cui le istituzioni dell’UE e gli stati membri hanno applicato la Carta dei diritti fondamentali dell’UE, il Parlamento europeo adotta la sua posizione sui diritti fondamentali nell’UE in risposta alla relazione della Commissione. Tra le norme adottate dall’UE per proteggere i diritti fondamentali figura il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Tra le nuove iniziative menzionate nella relazione del 2018:
La protezione degli informatori in UE garantisce un elevato livello di protezione per gli informatori che denunciano violazioni del diritto dell’UE. La legge è stata approvata dal Parlamento europeo e dagli stati membri e verrà applicata dal 2021.
I deputati hanno approvato misure per promuovere elezioni libere ed eque a marzo 2019, introducendo sanzioni ai partiti politici europei che abusano dei dati dei cittadini durante le campagne elettorali.
La Commissione ha concordato con Facebook, Microsoft, Twitter, Youtube e con altre aziende digitali un Codice di condotta per contrastare l’incitamento all’odio online.
Quando è stata stabilita la Carta?
La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali è stata adottata nel 1950, ma l’ampliamento delle competenze dell’UE alle politiche con un impatto diretto sui diritti fondamentali ha reso necessaria una chiara definizione dei valori dell’UE. La Carta dei diritti fondamentali dell’UE è entrata in vigore con il trattato di Lisbona il 1º dicembre 2009. È giuridicamente vincolante in tutti gli stati membri dell’UE.
Il trattato di Lisbona ha esteso il potere del Parlamento europeo alla co-legiferazione con gli stati membri in seno al Consiglio a una serie di nuovi settori, tra cui l’agricoltura e la sicurezza, e ha anche conferito al Parlamento il potere di eleggere il Presidente della Commissione. Il trattato introduce l’iniziativa dei cittadini e fissa a 751 il numero massimo di deputati.
Fonte: Parlamento europeo