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Viviamo in un’epoca dominata dal digitale, dove il bombardamento di notifiche e la volatilità dell’attenzione sembrano regnare sovrani.

Una domanda cruciale si insinua nelle strategie di comunicazione aziendale: il marketing su carta è una reliquia del passato o una leva di guadagno ancora sorprendentemente efficace?

La persistenza e la fisicità del “print”

La percezione comune tende a relegare brochure, direct mail e cataloghi nel cassetto delle strategie obsolete. Tuttavia, c’è un elemento che il digitale fatica a replicare: la fisicità.

Un pezzo di carta stampato offre un’esperienza tattile e visiva che interrompe la frenesia del feed digitale. È un oggetto che viene tenuto in mano, conservato, e che richiede un’attenzione più profonda rispetto ad un annuncio che può essere scrollato via in un secondo.

Questo senso di “presenza” si traduce in un maggiore tempo di permanenza del messaggio. Quando si parla di stampa e supporti fisici, si parla di un veicolo che, se ben progettato, può elevarsi a brand experience. Molte aziende lo hanno capito, integrando sapientemente la produzione fisica (come un catalogo di alta qualità) con la loro presenza online. Per approfondire come l’uso della carta stampata possa ancora essere una strategia vincente per veicolare un messaggio di valore, è utile consultare risorse sul print marketing e l’importanza della carta stampata.

Il ruolo complementare nel mix di marketing

L’errore non sta né nel digitale né nella carta, ma nel considerarli compartimenti stagni. Il marketing su carta non deve competere con il digitale, ma integrarsi con esso per costruire una strategia coesa. Una campagna di direct mail ben indirizzata può, ad esempio, inviare i destinatari a una landing page specifica, tracciabile e ottimizzata per la conversione.

In questo scenario, il QR code o un URL personalizzato diventano il ponte cruciale. È qui che la potenza persuasiva del copy cartaceo incontra l’efficienza della misurazione digitale. Mentre il digital marketing spinge la nostra visibilità su canali online, non si può ignorare il potenziale della stampa per raggiungere nicchie specifiche o per dare autorevolezza e tangibilità al brand.

Misurare il ROI del marketing su carta: il punto cruciale

Il principale argomento a sfavore del marketing cartaceo è spesso la presunta difficoltà nel misurare il Ritorno sull’Investimento (ROI) rispetto agli strumenti digitali, che offrono metriche immediate e più semplici da ottenere e interpretare. Tuttavia, la misurazione è possibile e necessaria per definire se il marketing su carta è una reale fonte di guadagno.

Per misurare il ROI, bisogna superare l’idea che la misurazione sia esclusiva del digitale. Tecniche come codici sconto unici, numeri di telefono dedicati per la campagna, PURL (Personalized URLs) o, come menzionato, QR code che indirizzano a pagine di tracciamento, rendono il ROI della carta tangibile. Aziende leader nel settore della stampa offrono soluzioni avanzate per ottimizzare l’uso di questi supporti (ad esempio stampaestampe.it). Sebbene sia più semplice misurare il successo delle campagne online, la verità è che si può e si deve misurare il ROI in campagne di media offline per avere una visione completa. Un approccio strategico alla misurazione del ROI nel marketing mix è illustrato anche in questo articolo di Canon Business Insights.

Il futuro è ibrido: marketing e sostenibilità

Il dibattito non riguarda più se la carta “funziona” o meno, ma come posizionarla strategicamente in un ecosistema in continua evoluzione. Guardando al futuro, il marketing sarà sempre più un equilibrio tra l’efficienza del digitale e l’impatto emotivo del supporto fisico. La sostenibilità gioca un ruolo chiave; la scelta di materiali riciclati e di processi di stampa ecologici rende la strategia cartacea non solo efficace, ma anche eticamente responsabile.

La direzione che il marketing sta prendendo è verso una personalizzazione estrema e un’esperienza utente senza soluzione di continuità. Se vuoi saperne di più su come sarà il marketing del futuro, è evidente che l’integrazione intelligente dei canali, inclusa la carta, è fondamentale.

In conclusione, il marketing su carta non è affatto una strategia obsoleta, ma una fonte di guadagno potenziale quando è:

  1. integrata con le campagne digitali (omnicanalità);
  2. tracciabile con sistemi di misurazione del ROI specifici;
  3. orientata a veicolare un’esperienza di brand di alta qualità e impatto.

In un mondo saturo di pixel, un pezzo di carta ben fatto è un atto di differenziazione e una dichiarazione di intenti.