Oggi più che mai il registratore di cassa diventa indispensabile per la propria attività di vendita prodotti, correlato ad un Pos. Ma nel momento in cui si parla di defiscalizzare il registratore di cassa, cosa si intende? Tutto quello che bisogna sapere.
Cos’è la defiscalizzazione del registratore di cassa?
Tutti gli operatori commerciali si avvalgono di un registratore di cassa per la propria attività. Questo è obbligatorio per l’emissione dello scontrino fiscale che è stato introdotto su suolo italiano a partire dai primi anni ‘80. È una misura nata per combattere l’evasione fiscale che comporta l’obbligo di emissione di uno scontrino fiscale per la transazione di tutti i prodotti che vengono venduti (con pagamento di IVA e tasse varie).
Il documento che viene rilasciato all’acquirente contiene tutte le informazioni previste dalla legge italiana ovvero importo di ogni singolo prodotto e totale, numero progressivo, data e ora di acquisto, identificativo del registratore di cassa e tutti i dati dell’attività.
Nel momento in cui si chiude un’attività, la legge prevede la defiscalizzazione del registratore di cassa: se questa non viene svolta si incorrerà al pagamento di multe molto salate. È quindi da evidenziare che questa sia una procedura obbligatoria per tutte le persone che chiudono la propria attività e per non dover pagare delle multe salate.
Ma cosa deve fare il commerciante? È un’operazione difficile? No, consiste infatti in una semplice operazione che viene svolta da un professionista del settore preposto. Una volta fatto, basterà comunicarlo all’Agenzia delle Entrate e il gioco è fatto. Defiscalizzare si può tradurre come la “cessazione” delle vendite, il registratore di cassa non sarà quindi più utilizzabile per emettere scontrini.
Come si defiscalizza un registratore di cassa
Come accennato, è una azione che viene svolta nel momento in cui si dichiara la chiusura di un’attività. La defiscalizzazione del registratore di cassa viene effettuata da un tecnico (potrete interpellare la stessa ditta che vi ha venduto il registratore). La piombatura o defiscalizzazione si potrà fare direttamente presso il luogo dove il registratore è presente, oppure mandando quest’ultimo al laboratorio dell’azienda intervenuta. Una volta effettuata la completa raccolta dei dati necessari alle comunicazioni di legge, la macchina verrà bloccata e sigillata. Dopo che tutte le operazioni saranno concluse, ecco che telematicamente si farà la comunicazione – obbligatoria per legge – all’Agenzia delle Entrate. Prima del 2014 si doveva fare con raccomandata ricevuta di ritorno, ora invece tutto avviene in maniera telematica immediata e diretta.
La dichiarazione che attesta la chiusura e la defiscalizzazione conterrà i dati del registratore di cassa, i dati del cliente utilizzatore e la data. Una cosa importante: se è vero che da quel momento non si potranno più emettere scontrini fiscali è altrettanto vero che il registratore dovrà essere conservato 10 anni insieme alle scritture contabili (in caso di controllo).