Le cause della dissecazione delle arterie vertebrali sono tantissime e vanno da un trauma sino ad un evento spontaneo. Vediamo insieme tutto quello che bisogna sapere e anche a chi rivolgersi.
Come avviene la dissecazione delle arterie vertebrali
La dissecazione delle arterie vertebrali può essere causata da un evento spontaneo o traumatico dovuto a sport oppure incidenti. Non solo, perché può accadere anche dopo un movimento del capo molto brusco sino ad alcune patologie più o meno gravi.
Ma facciamo chiarezza: le parti che sono maggiormente interessate sono il tratto sonopretrasversario (V1) e il tratto V3 che non possiedono una protezione e hanno anche una possibilità nei movimenti. È un fenomeno con incidenza globale molto bassa e colpisce pochissimi soggetti. In caso, se e quando accade, al soggetto interessato si potrà formare un ematoma più o meno grave sulla zona intramurale. Quando invece colpisce la zona subavventiziale allora ci potrebbe essere il rischio di rottura.
Sintomi e studi clinici
Ma quali sono i segnali tipici della dissecazione, per recarsi immediatamente da un medico che si occupa nello specifico di simili casi?
In linea generale si parla di cefalea posteriore diffusa e cervicalgia. La dissecazione delle arterie vertebrali può anche andare a toccare quelle che sono le zone che riguardano l’arteria vertebrale. Cosa accade in questi casi? Purtroppo un’emorragia dopo che l’estensione dell’ematoma intramurale è avanzata e ha assottigliato questa zona.
Una volta individuati i primi sintomi è opportuno recarsi immediatamente da un medico specialista, che saprà intervenire urgentemente ed in maniera mirata. La diagnosi sarà emessa previo ecolordoppler: potrebbe essere doloroso, ma è il modo migliore per capire se si tratta proprio di questa patologia e quali cure adottare.
L’ecocolordoppler dei TSA è sicuramente il primo esame che viene svolto. Dovrà essere eseguito soprattutto in caso di cefalea o cervicalgia acuta.
Subito dopo il medico valuterà se sarà necessario o meno fare altri esami per confermare la diagnosi. Questi possono essere angio TC oppure angiografia specifica.
A tal proposito la Cervical Artery Dissection in Stroke Study ha condotto uno studio per confermare la terapia. Ad oggi infatti è il primo trial clinico randomizzato per questo tipo problema. Per arrivare a questo risultato sono stati reclutati 250 pazienti con la dissecazione delle arterie vertebrali. Alcuni sono stati trattati con aspirina o similare, altri con anticoagulante per tre mesi. Si poteva poi scegliere se continuare oppure fermare/cambiare la terapia in essere. Dopo un anno i risultati sono stati sorprendenti in quanto si è scoperto che non esiste una superiorità di trattamenti. In base alle patologie pregresse, si può propendere per l’utilizzo di farmaci anticoagulanti o antiaggreganti. I risultati ottenuti, nella sostanza, si equivalgono.