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Se ti stai avvicinando al mondo delle “bionde” artigianali, ti sarà capitato di aver sentito parlare delle birre porter. Queste birre, infatti, rappresentano una delle opzioni più interessanti e affascinanti quando si è alla ricerca di una bevanda alcolica dal gusto unico.

Questo articolo esplorerà la storia, le caratteristiche e le diverse declinazioni delle porter, scavando nella cultura e nella tradizione di questa bevanda sempre più apprezzata a livello globale.

Cosa sono le birre porter?

Si tratta di una varietà di birra nera ad alta fermentazione, appartenente alla famiglia delle Ale e con una stretta parentela con lo stile Stout.

Questa bevanda, dalla tonalità ebano e contraddistinta da una schiuma spessa e cremosa, è la compagna ideale per le fredde giornate invernali.

La sua caratteristica distintiva è il sapore ricco e complesso, ottenuto grazie all’uso di cereali tostati. Molte persone associano istintivamente il suo gusto al caffè, ma va notato che la gamma degli aromi è in realtà molto più ampia. 

Le porter offrono una sinfonia di sapori, tra cui note affumicate, cioccolato, caramello, vaniglia e una leggera presenza di frutta nera. Questa complessità rende la loro degustazione un’esperienza talmente coinvolgente da rendere difficile resistere all’acquisto di una delle numerose birre porter in commercio.

La storia della Birra Porter

Per comprendere appieno le caratteristiche di questa bevanda, dobbiamo fare un viaggio indietro nel tempo, fino al XVIII secolo, nel cuore di Londra.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la birra porter non ha origini irlandesi, ma è nata a Londra. In quel periodo, le malterie locali avevano sviluppato un malto tostato straordinariamente scuro che ha conquistato rapidamente il gusto dei birrai.

Questo malto ha dato vita a una bevanda chiamata “Entire”, una bevanda piccola, secca e rinfrescante che ha conquistato il cuore dei lavoratori portuali e dei facchini londinesi.

Le origini del nome

I lavoratori portuali, noti come “Ticket Porter” per il distintivo a forma di croce sulle loro uniformi, svolgevano un lavoro estremamente fisico e faticoso.

Spesso facevano tappa nei pub locali per rifocillarsi con una birra robusta prima di affrontare il resto della giornata. Fu così che questa birra fece il suo ingresso nei pub di Londra, divenendo presto un’icona tra i lavoratori portuali. Il nome “Entire” fu gradualmente sostituito da “Porter” in onore di questi affezionati consumatori.

Le declinazioni

Nel corso del tempo la produzione e il consumo di questo stile di birra subirono variazioni dovute alle tendenze e alle mode del momento.

In Irlanda, queste birre dalle note tostate avevano un grande seguito, ma gli irlandesi dovettero superare due sfide significative. Prima di tutto, dovevano importare la tradizione delle birre porter dai birrai inglesi. Inoltre, dovevano ottenere il malto tostato necessario per la produzione.

Le cose presero una svolta positiva quando, nel 1795, il governo londinese abolì le pesanti tariffe doganali sui produttori locali di birra. Gli irlandesi colsero l’opportunità e iniziarono a produrre le loro birre porter, creando diverse varianti, tra cui la Baltic (ecco una guida per realizzarla da sè), la Imperial e la American Porter.