Avere delle stanze libere in casa potrebbe apparire come un’ottima opportunità di trasformare l’alloggio in un bed and breakfast. L’attività di affittacamere non dev’essere correlata alla condivisione della casa, ma soltanto alla parte dell’immobile in locazione.
Pur non essendo paragonabile ad un hotel, un B&B adibito ad affittacamere viene considerato come un’attività ricettiva, con la finalità di ospitare i turisti previo compenso economico. Tale attività viene catalogata come “attività extra alberghiera”.
La caratteristica principale di un affittacamere dev’essere l’ammobiliamento presente in un solo stabile, e la presenza di servizi extra alberghieri d’obbligo come ad esempio: la pulizia quotidiana, la colazione e il cambio biancheria.
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Nonostante l’attività di affittacamere sia regolamentata da una legge Nazionale, di fatto ciascuna Regione ha la mansione di stilar delle normative che potrebbero variare di luogo in luogo.
Ecco in caso di stanze libere in casa, come poter trasformare l’appartamento in un B&B:
- Apertura P.IVA in caso di attività imprenditoriale. La partita Iva va aperta prima dei trenta giorni rispetto a quando si comunica l’inizio attività. Viceversa, è possibile emettere delle ricevute occasionali, a patto che l’attività non avvenga in modo continuo.
- Identificare il codice ATECO opportuno: in questo caso il consulente suggerirà con molta probabilità, il numero 55.23.5, la cui identificazione sta ad indicare tutte le affittacamere per case vacanze e brevi soggiorni.
- Comunicazione al Registro Imprese e alla Camera di Commercio.
- Presentazione SCIA al Comune in cui si desidera svolgere l’attività extra alberghiera. Insieme all’invio va allegata tutta la documentazione obbligatoria, tra cui copia del codice fiscale, della carta di identità, della disposizione interna della casa, l’ubicazione dell’appartamento, la qualità dei servizi igienici e il numero di posti di letto.
- Comunicare alle autorità che svolgono un lavoro di pubblica sicurezza, tutti i dati anagrafici degli ospiti che alloggeranno in struttura. Il Comune si accerterà periodicamente che il B&B rispetti la normativa e i requisiti predisposti.
- Il titolare inoltre, ha l’obbligo di esporre i prezzi dentro la struttura e denunciare al Comune di appartenenza l’ubicazione dell’immobile.
Qualora il proprietario dell’affittacamere decida di svolgere l’attività in modo occasionale, allora l’unico obbligo che gli resta è quello di presentare l’inizio attività (SCIA) al Comune, affinché il team di esperti possa accertarsi che l’ubicazione disponga dei requisiti igienico sanitari e architettonici richiesti per quest’attività.
In linea di massima, ecco i principi su cui basarsi per rimanere in linea con la normativa:
- Numero di stanze ammobiliate per un numero massimo pari a 6 e non disposte non oltre due appartamenti dello stesso stabile.
- Il numero di posti letto dipende dai metri quadrati della stanza e può totalizzare massimo 12.
- È possibile distribuire pasti ma vi è il divieto di dare alcolici.
- La durata minima per soggiornare in una stanza del B&B dev’essere di sette giorni (a meno che non vi siano particolari deroghe regionali e/o riservate ad artisti).
- Gli ospiti potranno richiedere un rimborso solo se il servizio non venisse mai sfruttato, purché il titolare venga avvisato anticipatamente.
Laddove decidiate di improntare questa attività vi suggeriamo di fare alcune ricerche per arredare al meglio le stanze da letto (anche se piccole) per renderle più accoglienti.