La sanità digitale in Italia sta prendendo sempre più piede. Non è un caso che sono nate le aziende di eHealth, pensate per poter agevolare il rapporto comunicativo tra operatori sanitari e pazienti. Ma da dove nasce questo concetto?
Nonostante il Covid-19 sia stata una pandemia drastica, tra vaccinazioni di massa (in Italia e all’estero) e green pass, ha anche contribuito a migliorare l’accelerazione digitale. Motivo per cui il Governo si è accorto della (grave) mancanza di non avere un sistema sanitario sicuro, veloce e che possa interfacciarsi con i cittadini italiani bisognosi di assistenza anche a distanza.
Da qui nasce il concetto e l’idea di eHealth, da cui sono nate anche diverse startup. Ovvero fare in modo che la sanità si posti interamente online, dove ogni paziente attraverso un’area riservata potrà accedere e gestire le sue prenotazioni cliniche o ancora, tener traccia del proprio quadro clinico.
Le startup italiane nate in funzione dell’eHealth
Tra le startup più innovative e decisamente funzionali che orbitano nel mondo della sanità digitale non possiamo non nominare Cup Solidale che ha istituito un CUP vero e proprio, dove è possibile prenotare qualsiasi servizio sanitario in modo semplicissimo e veloce. Una vera manna per gli utenti che si recano sul sito in questione e con soli 3 click possono prenotare una visita medica all’orario che si desidera e nel luogo più comodo alle proprie esigenze. Gli utenti lo approvano a pieni voti e le recensioni sono tutte ottime.
Ecco altre tipologie di aziende digitali che stanno rivoluzionando il mondo della sanità in Italia
- La Lyra eHealth: un’azienda innovativa e tecnologica che si è ben posizionata e ha conquistato il mercato della salute psicologica e mentale. Con un folto gruppo di medici specializzati nel settore, l’azienda ha acquisito la giusta notorietà, rendendosi in grado di aiutare tutti coloro che hanno bisogno di aiuto e sostegno anche da lontano. Il valore complessivo della startup è pari a circa 1 miliardo di dollari.
- La Olive: la particolarità di questa neonata startup del settore eHealth, sta nei programmi automatizzati e creati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. La cosiddetta AI, contribuirà a monitorare, automatizzare e migliorare ogni attività ripetitiva da far compiere ai pazienti che ne avranno di bisogno. Durante il mese di dicembre, l’azienda ha chiuso con una valutazione d’insieme di circa un miliardo e mezzo di dollari.
- La TytoCare: la piattaforma ha un principio di teleassistenza sanitaria di cui è proprietaria TytoCare, ed è stata sviluppata per poter dare supporto a distanza ai pazienti, sfruttando esami medici ed informazioni specifiche. Il prestito complessivo è stato di circa cinquanta milioni di dollari.
- Komodo Health: l’azienda nata da poco, fin dagli inizi aveva intenzione di raccogliere più informazioni possibili sulla salute dei cittadini. Grazie a delle ricerche di mercato ben strutturate digitalmente, la possibilità di prevenire eventuali problematiche è molto elevata. Tutto ciò, grazie allo studio anticipato di determinati medicinali utili per poter salvare vite.
- Azienda Karius: l’impresa sviluppa test ed elabora prodotti relativamente alla biopsia liquida per curare le malattie infettive presenti nella vita di tutti i giorni. Il round di finanziamenti ammonta a ben 165 milioni di dollari.
Tuttavia, l’intenzione è quella di accrescere il valore delle startup eHealth. L’evoluzione ha portato alla nascita di un nuovo sistema e metodo digitale, che prende il nome di Connected Care. All’interno della piattaforma ai pazienti verrà dato un accesso all’area riservata, contenente la loro cartella clinica.
Ad essa, potranno accedere soltanto dottori e specialisti accreditati, a patto che vengano rispettati i dati personali del paziente e la privacy. Inoltre, verrà agevolata la comunicazione tra operatori sanitari e pazienti, il cui contatto potrebbe restare più costante rispetto ad oggi.