Il condizionatore molto utilizzato nei nostri ambienti domestici per alleviare il caldo torrido delle giornate più calde dell’anno, sono dei macchinari che permettono appunto di regolare e stabilizzare la temperatura dei luoghi da noi frequentati, il ricircolo e il livello di umidità dell’aria.
Sono molto più efficaci dei vecchi ventilatori e l’aria condizionata diventa la nostra alleata in estate.
Dalle leggi della fisica sappiamo che l’aria che è un fluido si trasforma allo stato liquido o gassoso, in base a valori di pressione e temperatura.
Il principio cardine dei condizionatori è infatti, quello secondo cui il fluido che evapora, toglie il calore dall’ambiente circostante.
Il condizionatore funziona allo stesso modo, il fluido in questione è quello refrigerante all’interno dell’impianto che deve evaporare nell’ambiente e rinfresca le stanze delle nostre case.
Perciò avere una cura e una manutenzione costante dei propri apparecchi di climatizzazione e condizionatori è assai importante e sanificare il condizionatore è una delle prime pratiche da mettere in atto.
In alcuni casi se ne richiede anche l’obbligo in base alle leggi vigenti, vedremo in seguito le varie problematiche e la normativa di riferimento per non incorrere in sanzioni e multe.
Oltre a queste imposizioni di legge, sanificare un impianto di condizionamento ha anche i suoi vantaggi e la giusta manutenzione, giova anche al nostro portafoglio.
In quali casi la sanificazione del condizionatore è obbligatoria
Come dicevamo per assicurare un funzionamento consono e senza problematiche per la nostra salute (trovi diversi articoli di approfondimento nella nostra sezione Salute), è obbligatorio fare una manutenzione periodica del condizionatore, per rispondere professionalmente a ciò la cosa migliore è contattare un tecnico specializzato che revisionerà il macchinario e lo renderà più efficiente.
I benefici saranno molteplici: si ridurranno sicuramente i consumi energetici, ci sarà un notevole risparmio in termini economici e l’impatto verso l’ambiente sarà rilevante.
Gli impianti soggetti a tale obbligo sono quelli: industriali, commerciali, uffici, case private e per ciascuno di essi sono previsti tempi e cadenze diversi di sanificazione dei macchinari.
La migliore tempistica per fare manutenzione e sanificazione è una o due volte l’anno, di solito prima che l’impianto si riutilizzi, in primavera o massimo all’inizio della stagione calda e alla fine della stagione, tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre.
Il decreto legislativo n.74 del 2013 prevede infatti dei nuovi libretti di impianto che devono essere compilati e firmati dal tecnico che compie l’operazione di sanificazione al fine di non superare prestabiliti livelli di potenza energetica.
L’obbligo di manutenzione dei condizionatori si effettua sia per gli allestimenti di raffreddamento che di riscaldamento già montati, sia per quelli di nuova istallazione degli spazi domestici, degli uffici o di qualsiasi altro tipo di edificio industriale.
Il condizionatore prende l’aria dall’esterno e la fa transitare in appositi filtri che riescono a selezionare le particelle più piccole di smog, di polveri e di polline.
Con l’utilizzo nel tempo del condizionatore, questi schermi, non riescono a funzionare per il loro scopo e l’aria non risulterà quindi più pulita e sanificata, è indispensabile allora togliere lo sporco in eccesso e purificarli da batteri e germi nocivi.
In questi ultimi anni, con la comparsa della pandemia e del virus Covid19 tanto conosciuto e pericoloso, eliminare germi e batteri dannosi accumulati nell’apparecchiatura, è d’obbligo.
In base all’articolo 1 del Decreto Ministeriale n.274/1997 che regolamenta la materia della sanificazione e manutenzione obbligatoria degli impianti di condizionamento, la sanificazione è così statuita: “il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizie e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione ovvero per quanto riguarda l’illuminazione e il rumore”.
Le Ordinanze Ministeriali e Regionali per il contenimento, il contrasto e la diffusione del Covid19 negli ambienti di lavoro, a marzo del 2020 viene firmato un ulteriore documento che impone l’obbligo per le attività aperte al pubblico, imprese, uffici, di sanificare i locali almeno una volta ogni giorno o seguendo i turni lavorativi stabiliti.
La sanificazione avviene con soluzioni a base di alcol, oppure di candeggina o cloro, vaporizzate nei filtri esposti ed all’interno dell’impianto di condizionamento.
Gli obblighi di legge
Come raccomandavamo queste operazioni di sanificazione e manutenzione, sono effettuate da ditte professionali che hanno a disposizione di tecnici specialistici e del settore che, dopo la tua chiamata, si recheranno per la verifica e il controllo dei tuo impianti di condizionamento.
Per prima cosa si provvederà alla:
– pulizia dei pezzi con prodotti professionali e specifici come filtri, parti interne e esterne,
– controllo e verifica di refrigerante, in particolare perdite che danneggino il funzionamento del macchinario e ne determini un maggior consumo,
La manutenzione periodica è indispensabile per migliorare l’efficienza energetica del prodotto condizionatore, rispettare i tempi di manodopera e le operazioni obbligatorie per legge, fanno sì che non ci siano comminate multe o sanzioni varie.
Il pagamento delle ammende si applica sia al responsabile dell’impianto di condizionamento, quando non richiede l’intervento di controllo, secondo le leggi in vigore e la sanzione diventerà amministrativa.
Inoltre anche la ditta e il personale specializzato alla sanificazione e manutenzione che sono i soggetti responsabili del controllo e verifica dell’impianto che non mette in atto le azioni dovute o non sottoscrive o compila la modulistica necessaria per legge, è sottoposto a sanzione pecuniaria.
La documentazione di riferimento ricordiamo che deve essere approvata, insieme all’efficienza energetica e alla sanificazione del condizionatore.
Con il decreto legge n.81 dell’aprile 2008 è stato prescritto l’obbligo della sanificazione dei condizionatori con cadenza biennale, il decreto legge 81/2008 è titolato come il “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro”.
I paragrafi sul microclima e sull’areazione statuiscono in particolare la sanificazione dell’impiantistica dei luoghi di lavoro.
Come abbiamo visto in un precedente articolo, la tutela della salute e della vita dei lavoratori è essenziale, ragion per cui gli impianti devono essere infatti, assoggettati a controlli, verifica, pulizia e sanificazione continua.
Per gli impianti presenti nelle nostre abitazioni invece, si fa riferimento a macchinari che devono avere almeno una potenza nominale di condizionamento superiore ai 12 kW ed in questi casi scatta l’obbligo della manutenzione inderogabile e doverosa.
A cosa prestare attenzione
La non corretta o mancata sanificazione dei condizionatori determina un aumento delle polveri sottili nei locali dove l’impianto è montato e istallato.
Questi sono componenti fortemente inquinanti e determinano allergie, contaminazioni, infezioni patogene nei confronti delle persone che frequentano quei luoghi e ne alterano la salute.
La qualità dell’aria con la sanificazione è fortemente migliorata e vivibile.
Bisogna inoltre fare molta attenzione in caso di presenza di condizionatori in ambienti grandi e molto frequentati, infatti la problematica che può verificarsi è la presenza nell’aria della legionellosi che è un’infezione del nostro apparato respiratorio che è determinata appunto da un batterio di nome Legionella Pneumophila, che di moltiplica soprattutto in caso di mancata pulizia e sanificazione dei condizionatori.
Questi batteri hanno vita facile soprattutto in luoghi molto caldi e umidi, dove si accumula l’acqua.
Per questo i condizionatori sono l’ambiente ideale per il moltiplicarsi di questo batterio infettivo.
I condizionatori installati nelle nostre abitazioni non hanno una produzione importante di condense e accumuli di acqua, ciò si può verificare molto più frequentemente nelle istallazioni industriali, in hotel, grandi uffici, in negozi e supermercati, dove lo sviluppo della legionella è più marcato e determina un forte rischio per la nostra salute.
Si può effettuare la sanificazione con delle particolari pastiglie contro il virus della legionella.
Importantissimo è anche sanificare e pulire i motori esterni degli impianti di condizionamento che sono particolarmente soggetti alle intemperie e alle polveri sottili delle nostre città piene di smog e automobili inquinanti.
Durante il periodo freddo, quando l’impianto di condizionamento non è utilizzato, è consigliabile proteggere il motore esterno con una copertura.
Anche il ricambio di aria dei locali è necessario per la salubrità degli ambienti in cui stiamo, dalle nostre case, agli uffici, ai negozi o supermercati, così da evitare il moltiplicarsi di virus presenti nell’aria.
Il flusso dell’aria di impianti di condizionamento deve essere impostato a livelli bassi, infatti movimenti troppo forti fanno sì che si mettano in movimento molti più virus già stabili negli ambienti.
Per gli stessi motivi, anche la temperatura non deve essere neanche troppo alta.
Importantissimo è anche fare attenzione anche al gas refrigerato che può fuoriuscire da un impianto di condizionamento sporco e non sanificato, pensiamo che 1 kg di gas che viene perso, determina un alto inquinante, con precisione più di due tonnellate di anidride carbonica.
Per concludere, se seguirai passo passo queste semplici regole, la tua salute ringrazierà ed eviterai di incorrere in spiacevoli inconvenienti.
L’obbligo seppur visto come imposizione coercitiva, ha un senso di regolamentazione di una società migliore, rispettosa dell’ambiente e di se stessa.
La tutela della salute passa anche nella sanificazione degli impianti presenti negli ambienti in cui viviamo ogni giorno.