Il climatizzatore è uno strumento oramai diventato indispensabile per affrontare il caldo estivo. È un rimedio irrinunciabile per rendere molto più miti e piacevoli le giornate afose e torride tipiche delle stagioni calde. Sebbene, però, una temperatura mite sia una condizione necessaria per assicurare una buona vivibilità di un ambiente, non basta per garantire la salubrità della propria casa.

Prima di mettere in funzione un climatizzatore è di estrema importanza provvedere ad un’accurata sanificazione dello stesso. Si tratta di un’operazione indispensabile per un funzionamento efficiente e sicuro di questo dispositivo.

Nel corso del tempo, infatti, all’interno del climatizzatore possono accumularsi polvere, allergeni ed agenti patogeni, che potrebbero propagarsi nell’ambiente circostante attraverso l’aria climatizzata se non vengono rimossi, mettendo a rischio la nostra salute quella dei nostri cari. Ciò è ancora più vero oggi, dopo lo scoppio della crisi pandemica scoppiata in tutto il mondo a causa del Coronavirus, iniziata poco più di due anni fa.

Si cerca, in questo articolo, di fare chiarezza sulla notevole importanza che va riconosciuta all’adozione di un protocollo di sanificazione idoneo, cercando di fornire consigli e indicazioni utili su come implementare delle corrette linee di condotta per assicurare una buon livello di sicurezza dell’impianto di climatizzazione.

Come purificare l’aria che respiriamo andando a sanificare il condizionatore?

Igienizzare il condizionatore è una passaggio molto importante, imprescindibile per ottimizzare le prestazioni e la sicurezza di impiego del dispositivo.

Un climatizzatore al quale viene applicata una corretta manutenzione è molto più efficiente dal punto di vista energetico, e permette di maturare un notevole risparmio economico, oltre che a garantire una maggiore sostenibilità ambientale.

Come abbiamo visto in precedenza, sanificazione del condizionatore è importante e imprescindibile anche per garantire la salubrità dell’aria emessa dal dispositivo. I comparti del condizionatore sono inevitabilmente sottoposti all’azione della polvere e ad altri agenti inquinanti presenti nell’aria, quali ad esempio batteri e virus che, che se diffusi per tutta l’abitazione potrebbero mettere a rischio la nostra salute e quella dei nostri cari.

Per comprendere meglio tutte le motivazioni che rendono necessarie la periodica adozione di azioni sanificanti è importante capire bene come è strutturato un climatizzatore. Il condizionatore è un apparecchio elettrico il cui meccanismo di azione si basa sul ciclo di Carnot, e che usufruisce di gas refrigeranti per diffondere aria fredda.

Esso si compone di due componenti funzionali principali: l’unità esterna e l’unità interna. L’unità esterna è costituita del compressore e del condensatore, che agiscono raffreddando il gas refrigerante. L’unità interna, invece, è quella attraverso la quale fuoriesce l’aria fresca nell’ambiente circostante. L’aria passa attraverso dei filtri, delle componenti fondamentali per trattenere polvere, smog e agenti inquinanti eventualmente presenti, oltre che i composti potenzialmente allergeni.

Anche se questi filtri svolgono un lavoro davvero molto importante per assicurare la salubrità dell’aria condizionata, a lungo andare possono concentrarsi in essi agenti inquinanti e agenti patogeni, che verrebbero diffusi nell’aria che respiriamo durante la giornata.

Per evitare o minimizzare questo tipo di rischio basta semplicemente predisporre una sanificazione periodica dell’impianto. Si tratta, in ogni caso, di un’operazione di per sé piuttosto semplice, che può essere eseguita con un semplice panno umidificato e con un pennello, per penetrare tra i filtri del condizionatore. L’utilizzo di prodotti specifici, sebbene consigliato, non è strettamente necessaria alla buona riuscita della sanificazione del dispositivo.

Perché è importante sanificare il condizionatore dopo il Coronavirus?

Questa esigenza è diventata ancora più impellente, naturalmente, dopo l’esplosione della pandemia globale causata dal Coronavirus che ci ha portanto a cambiare le nostre abitudini seguendo determinati iter, come ad esempio dal green pass ai certificati di vaccinazione.

Il contagio avviene infatti per inalazione, ed è bene premunirsi da una sua eventuale diffusione nell’aria che respiriamo. Sebbene non vi siano delle evidenze scientifiche accertate che possano testimoniare e quantificare l’effettiva veridicità del rischio di diffusione e di contagio attraverso l’aria condizionata, è comunque buona norma prendere le dovute precauzioni.

La manutenzione costante e periodica del condizionatore, e in particolar modo la pulizia del sistema di filtraggio attraverso il quale si diffonde l’aria, è l’unica effettiva manovra che può permettere di assicurare la sicurezza e la salubrità dell’aria emessa dal dispositivo elettrico.

Questa considerazione è ancora più valida per quei condizionatori utilizzati per rinfrescare ambienti molto ampi e spaziosi, in grado di ospitare un gran numero di persone. Ci riferiamo agli spazi aperti ad un ampio pubblico, come ad esempio i supermercati o degli uffici di pubblico servizio, le scuole o le aule universitarie.

Non meno importante è assicurare un ambiente lavorativo sicuro ai propri dipendenti. L’igienizzazione dei filtri dei condizionatori, in particolare nel mondo post COVID, devono essere considerate inevitabilmente delle assolute priorità per le aziende. Il Coronavirus è un virus che si trasmette con estrema facilità, e che necessita dell’adozione di norme igieniche particolarmente stringenti.

Sanificazione del climatizzatore: alcuni consigli pratici

Come eseguiamo tutte le pulizie quotidiane nella nostra casa (abbiamo visto ad esempio come pulire le fughe del pavimento in gres porcellanato), non dobbiamo dimenticarci di pulire e sanificare i climatizzatore, vediamo come!

Per eseguire una corretta sanificazione dei climatizzatori è consigliabile affidarsi a procedure di sanificazione sicure e ben collaudate. Un primo consiglio generale è quello di non concentrarsi esclusivamente sui filtri.

Sebbene questi siano, inevitabilmente, le componenti del climatizzatore più delicate per la sicurezza igienica dell’intero impianto, in realtà ogni singola parte può diventare un ricettacolo pericoloso di sporcizia, impurità e agenti patogeni. Una corretta azione igienizzare deve operare su ogni singola componente.

Il primo step fondamentale per la manutenzione dell’impianto è un’attenta ispezione visiva, che ci permette di valutare lo stato igienico complessivo prima di passare all’azione.

Dopo aver ispezionato il climatizzatore, va rimossa la presa della corrente elettrica, in modo da essere certi di lavorare in totale e piena sicurezza. Rimosso anche il coperchio esterno, si può immediatamente procedere ad una prima rimozione grossolana della polvere accumulata nel corso dei mesi. In questa prima fase si può procedere tranquillamente con una normale aspirapolvere.

In questo modo basteranno pochi minuti per rimuovere gran parte dello sporco.

Completate queste prime azioni preliminari, bisogna procedere con azioni sanificanti più approfondite.

È, in genere, consigliabile iniziare con la rimozione dello sporco e del particolato che si annidano nelle varie componenti dell’impianto interno del condizionatore, in particolare nel sistema di filtraggio dell’aria.

Per pulire questi comparti è consigliabile adoperare, preferibilmente, un prodotto apposito, che possa aiutare a sciogliere lo sporco corpuscolare che si è formato all’interno dei filtri e a sanificare l’impianto correttamente.

Sebbene un semplice panno in microfibra leggermente umidificato ed uno sgrassatore potrebbero essere sufficienti, per la pulizia dei filtri, delle parti interne del motore e della vasca di condensazione dell’acqua potrebbe comunque essere necessaria l’adozione di prodotti specifici.

Un’apposita spazzola per la pulizia dei filtri di areazione è un aiuto molto importante per sanificarli in maniera adeguata, rimuovendo tutti i patogeni e i corpi solidi di sporco che finiremmo altrimenti per respirare. È poi molto importante procedere alla sanificazione della batteria di scambio termico e della vasca di raccolta dell’acqua di condensa, altri componenti fondamentali dell’unità interna.

Anche la vaschetta di condensazione, molto spesso, può necessitare dell’utilizzo di spugnette apposite. Queste devono essere sufficientemente morbide, in modo da non danneggiare la componente, ma allo stesso tempo dovrà garantire un livello sufficiente di pressione per rimuovere lo sporco superficiale.

Per sanificare le alette e le griglie di ventilazione, invece, si possono adoperare prodotti chimici o particolari spazzole specifiche, ma il loro utilizzo non è strettamente necessario.

Un panno umidificato e un buon sgrassatore possono essere più che sufficienti per igienizzare correttamente questi comparti.

È altrettanto importante igienizzare l’unità esterna del climatizzatore, perché un eccessivo accumulo di sporco potrebbe impedire la corretta refrigerazione e diffusione del gas utilizzato per abbassare la temperatura dell’aria.

Alla lunga, una scorretta compressione e conseguente raffreddamento del gas comporterebbe il sopraggiungere di guasti e malfunzionamenti, che potrebbero compromettere l’efficacia e la sicurezza dell’impianto. Anche in questo caso, l’impiego di un panno sufficientemente umidificato può essere più che sufficiente per la rimozione della maggior parte dello sporco.

In genere, questi processi di sanificazione andrebbero operati almeno due o tre all’anno, ma dopo la diffusione della crisi pandemica dovuta al Coronavirus, è opinione diffusa che, per garantire un elevato livello di sicurezza, è consigliabile operare un processo di sanificazione una volta ogni quattro settimane.

In ogni caso, una sanificazione ripetuta almeno due volte nel corso dell’anno è comunque un riferimento importante, che va ad identificare l’azione minima per assicurare una buona qualità dell’aria climatizzata.

È di fondamentale importanza eseguire un’attenta pulizia subito alla fine della stagione estiva, in modo da evitare eccessive incrostazioni di sporco durante i mesi di non utilizzo.

È, inoltre, altrettanto importante procedere ad un’igienizzazione iniziale del dispositivo, nei primi mesi della stagione estiva, e che deve essere assolutamente antecedente al suo primo utilizzo stagionale. Durante l’impiego nei mesi estivi potrebbe non essere necessario procedere ad un’igienizzazione completa dell’impianto, ma è comunque altamente consigliabile predisporre periodicamente la pulizia del motore, dell’unità interna e dei filtri di areazione del condizionatore.