L’aria condizionata in estate si rivela a dir poco indispensabile per godersi il fresco a fronte della calura insopportabile e tipica di questo periodo dell’anno. Oggi gli apparecchi preposti a tale funzione sono tecnologicamente avanzati, e disponibili sia sul mercato tradizionale che su quello online con svariate caratteristiche e diverse fasce di prezzo.

Tuttavia per ottenere il massimo del comfort è necessario che il loro funzionamento sia sempre garantito e soprattutto dal punto di vista igienico sanitario non crei problemi di salute a causa della proliferazione di agenti inquinanti, spore fungine e batteri che si annidano negli appositi filtri.In riferimento a quanto sin qui premesso, vediamo perché è importante sanificare il condizionatore, ogni quanto provvedere a questa regolare manutenzione e per quale motivo conviene affidarsi ad un esperto del settore.

Per quali motivi bisogna sanificare il condizionatore?

Come ogni apparecchiatura della casa, anche il condizionatore d’aria ha bisogno di cure amorevoli per lavorare efficacemente e durare a lungo.

Per garantire che questo apparecchio funzioni correttamente una pulizia di routine fai da te (almeno dei filtri) è indispensabile, mentre per altre problematiche legate a fattori tecnici ben distinti è invece necessario affidarsi nelle mani di un esperto del settore.

Premesso ciò, sanificare il condizionatore significa affrontare eventuali problemi minori che se non gestiti di volta in volta potrebbero ingrandirsi, rendendo più difficile e per non dire più costosa la riparazione.

Quando ciò accade, non solo si rischia di comprometterne l’efficacia, ma anche di mettere a rischio la salute della famiglia.

Mentre un tipico servizio di pulizia della casa si concentra su pavimenti, moquette, tappeti e tendaggi (come abbiamo visto in un nostro precedente articolo sugli arredamenti per la camera da letto) in un condizionatore d’aria riguarda la rimozione di polline, sporco, peli di animali domestici e polvere.

Questi agenti estranei infatti se non rimossi accuratamente possono impedire al dispositivo di mantenere l’aria fresca e generare molti problemi alla salute.

Sanificare il condizionatore significa in primis liberarlo dagli odori sgradevoli, in modo da avere la certezza di inalare aria fresca e profumata.

Inoltre questo intervento aiuta a sbarazzarsi di altri odori generati ad esempio dal fumo di sigaretta o dalla cottura dei cibi nella stanza adiacente in cui l’apparecchio è installato.

Questi odori poco gradevoli in casa o in ufficio possono infatti risultare difficili da eliminare, ma disinfettando l’unità in modo adeguato diventa invece possibile e facile.

La sanificazione inoltre elimina allergeni, polvere, pollini e muffe.

Molte persone tuttavia pensano che pulire superficialmente i propri condizionatori d’aria all’esterno e lavando periodicamente i filtri estraibili sia sufficiente.

Sfortunatamente, non si rendono conto dell’importanza di eseguire un lavoro più accurato; infatti, sebbene la suddetta tipologia di pulizia sia necessaria non è adeguata, per cui igienizzare a fondo l’unità è altrettanto importante perché aiuta a sbarazzarsi di muffe e batteri.

Inoltre se il condizionatore non è igienizzato, è molto probabile che in casa si respiri aria infestata da muffe con il conseguente rischio di incorrere in malattie come raffreddore da fieno, bronchite, asma e influenza.

Il pericolo di contrarre una qualsiasi di queste condizioni di salute è tra l’altro elevato se si utilizza il condizionatore d’aria quotidianamente.

Ogni quanto tempo bisogna igienizzare e sanificare il condizionatore?

Gli esperti di climatizzazione e i presidi medico-ospedalieri consigliano che, anche se non c’è niente di sbagliato nel proprio condizionatore, bisogna comunque pulirlo almeno una volta ogni 12 mesi per assicurarsi che funzioni alla massima efficienza durante la stagione in cui ne è necessario l’uso.

Nel tempo, infatti i condizionatori d’aria accumulano polvere e sporco soprattutto in aree critiche come la serpentina refrigerante e i filtri.

Se non si interviene nel suddetto lasso di tempo (preferibilmente ogni sei mesi), qualcosa al riguardo può influire negativamente sull’efficienza dell’apparecchio nel fornire aria fresca alla casa.

Optare nell’ordine per una igienizzazione e sanificazione non è quindi un optional, e per fare in modo che l’operazione avvenga correttamente è necessario utilizzare strumenti e prodotti specifici che vanno oltre la pulizia di routine dei filtri.

In tal senso, aziende che si avvalgono di personale qualificato, sono specializzate nella pulizia dei condizionatori d’aria per rimuovere organismi come batteri, funghi e muffe ed utilizzano idropulitrici, liquidi sanificanti clinicamente testati e non solo.

Un contatto semestrale o annuale con un esperto del settore significa infatti anche far revisionare l’apparecchio in tutte le sue parti essenziali ossia i componenti dell’unità interna e esterna (nel caso dei modelli Split), e delle canalizzazioni se si tratta di un impianto centralizzato.

I vari passaggi professionali per igienizzare e sanificare un condizionatore

Un esperto per igienizzare e sanificare il condizionatore seguirà una serie di passaggi ben precisi, a cominciare dall’apertura dell’unità interna in modo da pulire subito le serpentine dell’evaporatore.

Tale operazione viene effettuata con spazzola morbida e con l’utilizzo di un detergente specifico, e poi successivamente provvederà alla sanificazione del canale di scarico dell’aria condizionata.

Tale pulizia è necessaria per rimuovere muffe e alghe che in genere tendono ad accumularsi in questo condotto e nel contenitore ad esso allegato.

Fatto ciò, il tecnico chiude il pannello frontale dell’unità interna del condizionatore utilizzando le stesse viti estratte all’inizio della procedura.

A questo punto avendo ultimato metà del lavoro, si dedica alla pulizia e sanificazione dell’unità esterna che richiede più manodopera rispetto a quella interna poiché è costantemente esposta alle intemperie e quindi si sporca velocemente.

In questo caso l’esperto avrà bisogno di attrezzature particolari.

Per iniziare estrarrà le viti per rimuovere la lamiera sulla parte superiore dell’unità dopodiché solleverà la ventola e la griglia.

A seguito di ciò eventuali detriti saranno facili da individuare e anche lo spazio per rimuoverli risulterà sufficiente.

Una volta raccolti tutti i detriti provvederà sia alla pulizia dell’evaporatore che delle bobine del condensatore, in quanto se sporche possono raccogliere polvere e detriti e fare in modo che il condizionatore d’aria riduca non solo la quantità di flusso ma anche lo standard qualitativo.

Un altro punto importante che riguarda le bobine sporche è che possono ridurre la capacità delle unità di assorbire il calore, e questo significa che la casa o la stanza impiegherà più tempo a raffreddarsi alla temperatura desiderata e utilizzerà molta più energia.

Terminata anche questa fase della pulizia, il tecnico incaricato potrà di nuovo riposizionare la gabbia della ventola e fissarla all’unità con le viti che aveva rimosso in precedenza.

La sanificazione o sostituzione dei filtri del condizionatore

Per completare il lavoro, al tecnico addetto alla sanificazione del condizionatore non resta che dedicarsi alla pulizia dei filtri presenti nell’unità interna.

Nello specifico si tratta dei cosiddetti modelli HVAC che filtrano efficacemente polvere, polline, peli di animali domestici e altre piccole particelle dall’aria.

Queste ultime rimangono intrappolate nel filtro per impedirne il ricircolo in tutta la casa.

In genere sono riciclabili, ma in alcuni apparecchi potrebbe essere tuttavia necessario sostituirli dopo un certo periodo di tempo.

Premesso ciò, la procedura nello specifico prevede l’aspirazione della polvere su e giù per la lunghezza del filtro stesso.

Fatto ciò, il tecnico lo immerge in un contenitore con acqua pulita aggiungendovi un po’ di normale detersivo liquido e mescolando bene, in modo che l’acqua diventi sufficientemente schiumosa.

Terminato il lavaggio, il tecnico provvederà a spruzzare sui filtri una soluzione sanificante (su entrambi i lati), e poi dopo averli asciugati con un panno li inserirà di nuovo nella loro originale calettatura.

Quando rivolgersi a degli esperti per sanificare un condizionatore?

Non c’è niente di più importante per avere una buona salute che respirare dell’aria sana, per cui se si dispone di un condizionatore ammuffito, c’è il rischio di esporre sé stessi e i membri più vulnerabili della famiglia, amici e colleghi a una serie di problemi potenzialmente fastidiosi ed in alcuni casi persino gravi.

Contattare quindi un tecnico esperto è importante e conviene farlo almeno ogni 12 mesi.

La manutenzione regolare consente tra l’altro di ottenere una serie di vantaggi che di seguito ci apprestiamo ad elencare:

Miglioramento dell’efficienza del condizionatore d’aria

La pulizia regolare del condizionatore d’aria gli consente di funzionare in modo più efficiente riducendo lo stress e la pressione che l’accumulo di polvere e detriti di solito esercita sull’unità.

Inoltre, andando ad effettuarre dei controlli regolari si possono notare eventuali fessure, crepe nei muri o spazi vuoti attraverso i quali diversi animali indesiderati come gli scarafaggi, possono essersi introdotti in casa.

Quando i filtri dell’aria si intasano e si sporcano, il normale flusso viene impedito, rendendo l’unità meno efficiente del dovuto.

Inoltre, quando la polvere copre la serpentina dell’evaporatore, la sua capacità di assorbire il calore è ridotta, il che riduce ulteriormente l’efficienza e la capacità di raffreddare la casa.

Riduzione delle bollette elettriche

In una famiglia i condizionatori d’aria utilizzano una fetta significativamente grande del consumo elettrico mensile.

Allo stesso modo, un apparecchio sporco consuma più energia principalmente perché l’unità è costretta a lavorare di più aumentando i costi operativi.

Tali condizionatori d’aria in generale utilizzano tra il 5% e il 25% in più di elettricità, che possono pesare notevolmente nelle tasche delle famiglie, in particor modo se si tengono in considerazione gli oneri di sistema che vengono addebbitati nelle bollette.

Pulendo e sanificando regolarmente l’unità, è possibile dunque ridurre la necessità di farla lavorare di più e quindi limare i costi sulla bolletta dell’elettricità.

Evitare costose future riparazioni e sostituzioni del condizionatore d’aria

Lasciare i condizionatori d’aria in funzione in uno stato sporco alla fine porterà a problemi più grandi o, peggio, a un guasto completo dell’unità.

Poiché l’apparecchio raccoglie sempre più polvere e sporco, diventerà poi più difficile da pulire, il che potrebbe comportare una costosa sostituzione delle parti irrimediabilmente compromesse.

Inoltre, tutte le unità di condizionamento dell’aria sono soggette a surriscaldamento, poiché le serpentine dell’evaporatore non sono in grado di dissipare il calore in modo efficace.

Questi problemi possono essere evitati facendo pulire regolarmente l’unità da un’azienda professionale.

Inoltre, durante il processo di pulizia, un esperto può rilevare e identificare potenziali problemi che potrebbero verificarsi in futuro.

Ciò eviterà riparazioni più costose o, peggio, di dover sostituire l’intero condizionatore d’aria.

Sebbene sia vero che assumere addetti alle pulizie costerà un po’ di denaro, è comunque molto più economico dei costi di riparazioni e sostituzioni future.

Miglioramento della qualità dell’aria interna

Un condizionatore d’aria fa molto di più che raffreddare la casa; infatti, svolge anche un ruolo importante nell’aiutare a mantenere pulita e sana l’aria che circola all’interno della stessa.

Un’unità sporca fornisce un terreno fertile adatto per la crescita di muffe, funghi, batteri e germi.

Ogni volta che si accende, queste particelle vengono soffiate nella stanza e contaminano l’aria, esponendo l’intera famiglia e amici a una varietà di infezioni respiratorie.

Mantenere l’unità di condizionamento correttamente pulita e sanificata con cadenza regolare e affidandosi ad un tecnico esperto, offre dunque tutti i vantaggi sin qui elencati e quindi vale la pena considerare periodicamente l’intervento del suddetto professionista.