malattie irreversibili con trasfusione

Per parecchi pazienti, la trasfusione di sangue è il presupposto necessario per vivere meglio e più a lungo, in uno stato di salute ottimale. Nonostante si tratti di procedure cliniche sicure, a volte, però, capita di sentire che qualcosa non è andato per il verso giusto, per cui possono dare origine a gravi patologie.

Vediamo quali malattie irreversibili si possono trasmettere con una trasfusione di sangue.

Norme sanitarie

L’Italia è un paese molto attento in materia di norme sanitarie che regolamentano le trasfusioni di sangue. Specifiche leggi definiscono controlli periodici sia per quanto riguarda la selezione di donatori sia per la conservazione e trattamento degli emoderivati.

Tali revisioni si rendono necessarie per garantire totale sicurezza ai pazienti, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di infezioni.

Preposti al controllo ci sono due organi istituzionali, il CNS (centro nazionale sangue) e CNT (centro nazionale trapianti), sulle quali pagine web vengono riportate tutte le norme e le informazioni necessarie, sia per le trasfusioni sia per i trapianti.

Selezione dei donatori

Enorme importanza è data alla selezione dei donatori, affinchè siano allontanati del tutto eventuali rischi di infezioni e patologie batteriche oppure virali. Generalmente il medico valuta con attenzione la storia clinica del donatore, approfondendo tramite una visita clinica accurata e un’attenta osservazione.

Essendo responsabile di tutto il procedimento, è autorizzato a non dare esito positivo alla trasfusione oppure alla donazione degli organi, qualora non esistano i presupposti.

Per accertarsi della presenza di un’infezione, il medico dispone alcuni esami diagnostici, in modo da accertarsi o escludere la presenza dei più pericolosi virus, l’Hiv, il treponema pallidum della sifilide e gli antigeni dell’Epatite B e dell’Epatite C.

È proprio in virtù di un’applicazione scrupolosa delle normative che i rischi di infezione tramite trasfusione di sangue, da oltre dieci anni, si avvicinano allo zero.

Il ministero della salute assicura che oggigiorno le trasfusioni sono assolutamente sicure. Sono in molti però ad aver ricevuto una triste sorpresa dopo un trapianto o un intervento chirurgico con processo trasfusionale. Per ricevere tutela in merito potete rivolgervi alla squadra di avvocati specializzati di gestione crediti pubblici ed avrete accanto a voi chi saprà aiutarvi.

Malattie irreversibili che si possono trasmettere con una trasfusione di sangue

La letteratura medica riporta la presenza di alcune malattie irreversibili causate da una trasfusione di sangue infetto. Di seguito elenchiamo quali.

  • Epatite B – Infezione a carico del fegato trasmessa dall’Hbv, un virus che si trova nel sangue, nei liquidi organici e nelle secrezioni genitali. Si contrae, oltre che tramite rapporti sessuali non protetti, attraverso lo scambio di siringhe. Nei casi più gravi si evolve in cirrosi o in cancro del fegato. È possibile vaccinarsi.
  • Epatite C – Altra infezione destinata al fegato, viene trasmessa virus Hcv presente nel sangue e nei liquidi biologici, si trasmette tramite il loro contatto. Questo tipo di malattia può manifestarsi sia in forma lieve in alcuni soggetti e sia in forma grave in altri. Non è disponibile il vaccino.
  • Sifilide – Infezione trasmissibile, oltre che dal sangue, anche sessualmente, causata dal batterio Treponema Pallidum.
  • AIDSViene trasmessa dal virus Hiv. Il suo virus è presente nel sangue, nelle secrezioni vaginali, nello sperma oppure nel latte materno. La trasmissione può avvenire con il contatto di sangue infetto, anche in piccole quantità.

A seguito della pandemia di covid sono stati ridotti al minimo tutti i possibili contatti tra paziente e paziente e tra medico e paziente, tanto è vero che si sta sviluppando in Italia la sanità digitale con un nuovo concetto di eHealth.

Disclaimer

Questi testi hanno scopo divulgativo, non vanno intesi come indicazione di diagnosi e cura di stati patologici e non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del Medico.

Fonti

  • Azienda Universitaria Ospedaliera Careggi (Firenze)
  • Ministero della Salute