Chiunque decida di dedicarsi al sollevamento pesi in maniera seria si sarà imbattuto almeno una volta nella varietà di Rack disponibili in commercio: come districarsi tra Power Rack, Half Rack, Squat Rack e via dicendo?

Scegliere tra le varie opzioni può rivelarsi difficile e frustrante, perché tante sono le variabili che entrano in gioco nella scelta della soluzione giusta.

Per questo, nei paragrafi che seguiranno parleremo della tipologia di Rack più comoda e versatile da avere in casa: lo Squat Rack.

Partiamo dalle basi: a cosa serve un Rack e quanti tipi di Rack esistono

 Sollevare carichi importanti può essere pericoloso: rimanere sotto il bilanciere durante l’esecuzione di squat o bench press, è l’incidente più diffuso in palestra e sicuramente quello che espone maggiormente a rischio di infortuni anche gravi.

L’ideale sarebbe sempre avere uno spotter, che fornisca supporto in caso di errore durante l’esecuzione.

Tuttavia, può capitare che ci si alleni da soli, magari in un orario di minore affluenza in palestra o che ci si alleni a casa, nella propria home gym, allestita nel seminterrato o nel garage.

In questi casi, il Rack costituisce un’attrezzatura fondamentale per garantire maggiore sicurezza e ridurre al minimo la possibilità di incidenti.

Si tratta, infatti, di attrezzature che, dotate di ganci e supporti, offrono sostegno al bilanciere e consentono di collocarlo con maggiore facilità nella giusta posizione.

Di tutte le tipologie di Rack, quella più diffusa ed utilizzata nelle palestre è la versione più completa: il Power Rack: un parallelepipedo di pali, solitamente in acciaio, che va a costituire una gabbia all’interno della quale allenarsi in sicurezza e che consente l’esecuzione di una grande varietà di esercizi.

L’alternativa maggiormente utilizzata e che si adatta meglio a spazi più ridotti è sicuramente lo “Squat Rack”, detto “Half Rack”.

Già dal nome si intuisce la peculiarità di questo attrezzo: si tratta, in effetti, proprio di un “Rack a metà”, ossia di due soli pali, anziché quattro, muniti di supporto per il bilanciere.

Questa è sicuramente la tipologia di Rack più diffusa per uso domestico, perché può essere installato in ambienti più piccoli, essendo di dimensioni ridotte rispetto al più ingombrante Power Rack.

Che cos’è lo Squat Rack

 Come leggiamo su Wikipedia, “L’ intensità dell’esercizio è proporzionale al carico sollevato”.

Tutti i bodybuilders sanno che l’allenamento per la forza massimale e per l’ipertrofia richiede il sollevamento di carichi sempre maggiori, soprattutto se parliamo di fasce muscolari grandi, come i glutei o i pettorali.

Ma come sollevare in sicurezza carichi così pesanti?

Prima che fosse inventato lo Squat rack, ad inizio ‘900, gli atleti posizionavano il bilanciere carico in maniera perpendicolare al terreno e provavano a farlo scivolare sulle spalle: un’operazione che oltre ad essere difficile, esponeva al rischio di infortuni, che con carichi importanti aumentava a dismisura.

Il Rack nasce proprio per rispondere a questa esigenza, sempre più sentita con la diffusione del back squat e con l’esigenza di sollevare carichi sempre maggiori.

Questo attrezzo, definito anche “Half Rack” o “Squat Stand”, è costituto da due pali verticali in metallo fissati ad una base e dotati di ganci che permettono di caricare il bilanciere e di posizionarlo alla fine dell’esercizio.

Come leggiamo su Xenios USA Magazine, lo Squat Rack oltre a consentire una maggiore sicurezza e permettere una progressione di forza nello squat, offre quasi sempre la possibilità di inserirvi una panca per l’esecuzione di bench press, diventando un attrezzo versatile per allenare sia la parte superiore, che la parte inferiore.

La stabilità e la sicurezza della struttura dipendono dal modello scelto e dalla qualità dei materiali utilizzati.

 Come scegliere il proprio Squat Rack

 La scelta di uno Squat Rack è influenzata da tantissimi fattori.

Il primo da tenere in considerazione è sicuramente lo spazio disponibile, sia in termini di altezza, che in termini di larghezza della stanza che andrà ad occupare.

In secondo luogo, è importante valutare la qualità di materiale: in commercio trovi varie fasce di prezzo che indicano diverse caratteristiche del Rack.

Per orientare meglio la tua scelta, dal carico che sollevi e dalla frequenza di allenamento.

In merito al carico sollevato, potrebbe essere utile ipotizzare quanto carico riuscirai a sollevare nei prossimi anni, visto che lo Squat Rack è un attrezzo destinato a durare nel tempo, quindi l’ideale è fare le dovute considerazioni in un’ottica di lungo periodo.

Da valutare, oltre lo spessore e la qualità del metallo, anche la qualità delle saldature: uno Squat Rack con delle buone saldature è destinato a durare sicuramente molto di più di un attrezzo realizzato con minore cura.

Infine, un utilissimo consiglio ai fini di un ottimale utilizzo nel tempo, è considerare quanto siano facili e pratiche da spostare le barre di sicurezza: impiegare troppo tempo per questa operazione ti costringe a interruzioni più lunghe tra un esercizio e l’altro e questo può essere noioso, se non addirittura snervante.

Se acquisti on-line, valuta sempre l’affidabilità dei brand, prediligendo soluzioni di fascia medio-alta, che sono quasi sempre garanzia di maggiore qualità. Non dimenticare di tenere in considerazione gli anni di garanzia e valuta sempre con occhio critico le recensioni, come suggerisce questa interessante guida agli acquisti on-line.