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Mentre anche su Google arriva dirompente tutta l’innovazione dell’intelligenza artificiale (che promette di rivoluzionare anche il modo di fare pubblicità) è utile concentrare l’attenzione su quali fattori consentono di ottimizzare, e quindi aumentare l’efficacia, delle campagne pubblicitarie su Google Ads.

Le conversioni

La prima cosa da fare è sicuramente analizzare le campagne su Google Ads in modo da monitorare il loro andamento e ottenere informazioni preziose per migliorarne l’efficacia. Tra i principali fattori da analizzare c’è sicuramente quello legato alle conversioni. Queste si verificano ogni volta che un annuncio raggiunge lo scopo per cui è stato realizzato.

In questo senso molto dipende dal tipo di annuncio creato su Google Ads. Tra le conversioni da analizzare su un annuncio su un sito web, per esempio, ci sono quelle legate al completamento di un acquisto o l’iscrizione a una newsletter, mentre per un’applicazione mobile può essere utile verificare il numero di installazioni o le azioni in-app eseguite dagli utenti.

È chiaro come non si tratta mai di valori assoluti ma ciascuno da analizzare contestualizzandolo in riferimento all’obiettivo da raggiungere. Il supporto di un consulente Google Ads come Luigi Virginio si rivela imprescindibile a questo scopo.

Il ritorno sull’investimento

Google indica il ROI (Return on Investement) come l’unica metrica tra quelle principali da monitorare. Questo perché non è tanto il numero delle singole conversioni a indicare se le campagne Google Ads stanno funzionando o meno, ma quanto il rapporto tra profitto netto e costi è a proprio favore.

Il ritorno sull’investimento, infatti, valuta l’effetto reale che un’attività pubblicitaria ha prodotto ed è un dato prezioso con il quale gli imprenditori e gli inserzionisti devono confrontarsi regolarmente. Si fanno campagne Google Ads per guadagnare non per ottenere numeri; questi sono il mezzo non il fine.

Le parole chiave

Avvalendosi con un consulente SEO è possibile ottenere importanti informazioni sui termini di ricerca utilizzati dagli utenti. In Google Ads questo si concretizza nel modo in cui gli utenti hanno visualizzato l’annuncio.

Con un’analisi dei termini di ricerca è possibile quindi valutare il rendimento degli annunci verificando per quali termini gli utenti hanno cliccato proprio su quell’annuncio. Con questo tipo di informazioni è possibile perfezionare ulteriormente le campagne Google Ads facendo in modo che le ricerche attivino la visualizzazione dell’annuncio. È un processo che assicura un’ottimizzazione del budget e, quindi, un miglioramento delle performance delle campagne.

Il punteggio di qualità

Un altro aspetto prezioso con il quale confrontarsi in Google Ads è il punteggio di qualità. È una metrica di misurazione che stima il livello di pertinenza degli annunci, della pagina di destinazione e delle parole chiave per l’utente che visualizza quell’annuncio.

Più è alto il punteggio di qualità migliore è la posizione degli annunci con una significativa riduzione dei costi. Per aumentare il punteggio di qualità Google consiglia di utilizzare frasi e parole chiave in linea con quelle che saranno utilizzate dal pubblico quando effettua una ricerca. Inoltre si rivela utile creare annunci che siano pertinenti con le parole chiave e il contenuto dell’annuncio pubblicitario. Questi annunci, infatti, sono quelli che tendono a ricevere più clic.